Un weekend all’insegna dei sapori d’alta quota
Venzone in Carnia ha ospitato, con grande successo, la prima rassegna-confronto culinaria su piatti e prodotti dei territori montani, italiani ed esteri. Un’occasione unica per presentare le ricette tipiche della montagna con alcuni tra i più qualificati Chef ed Istituti Alberghieri italiani ed europei.
Una vera e propria kermesse della tradizione culinaria di montagna, nata per rilanciare la cucina e i prodotti dell’intero arco alpino, italiano e non. È il Festival della Cucina di Montagna, che alla prima edizione – svoltasi a Venzone, in Friuli Venezia Giulia, dal 18 al 20 aprile – ha gettato le basi per un futuro ricco di soddisfazioni.
La giuria, composta da giornalisti ed esperti enogastronomi, ha premiato l’istituto alberghiero “Bonaldo Stringher” di Udine, che si è classificato al primo posto con lo chef Emanuele Scarello del ristorante “Agli Amici”, alle porte di Udine. Il secondo gradino del podio è toccato invece all’Ipssar Marchitelli, di Villa Santa Maria, provincia di Chieti. Al terzo posto l’Istituto Prever di Pinerolo, provincia di Torino. Tra i premi speciali assegnati dalla giuria di esperti rientrano l’istituto Linussio di Tolmezzo, nella categoria tradizionale, e di nuovo la scuola professionale Marchitelli per la ricetta più innovativa.
La rassegna – ideata dal Club dei Sapori di Bologna e coordinata dall’Agenzia Turismo Friuli Venezia Giulia con il patrocinio del Ministero delle politiche agricole e forestali – ha messo al centro della scena alcuni dei più importanti chef specializzati nella cucina legata alle antiche tradizioni delle regioni alpine, in collaborazione con le più qualificate scuole alberghiere italiane ed europee in rappresentanza di diverse regioni e località delle Alpi e dell’Appennino. Proprio la collaborazione con l’Istituto Stringher ha permesso al festival di ospitare, nel corso delle premiazioni, un dirigente nazionale del Ministero della pubblica istruzione, che ha auspicato una collaborazione anche con questo dicastero.
Ogni Regione e ogni nazione ha partecipato con un qualificato chef invitato che, assieme a una “brigata” formata da giovani allievi, ha interpretato alcuni piatti legati alla tradizione regionale della “montagna” senza tralasciare anche la creatività degli chef che si sono potuti cimentare anche alcune proposte innovative, purchè legate ai prodotti dei territori di provenienza. L’obiettivo è focalizzato sui vari modi di proporre molti piatti di grandi tradizioni e di qualità delle regioni montane – dai primi, ai secondi, alla caccia, oggi meno valorizzata di un tempo. Il concorso ha coinvolto una decina tra le più famose e qualificate Scuole Alberghiere in rappresentanza di tutto l’arco alpino italiano ed estero. Tra i centri di formazione aderenti figurano quello di Chatillon per la Val d’Aosta, di Pinerolo per il Piemonte, di Chiavenna-Lombardia, di Recoaro Terme per il Veneto, di Casalecchio di Reno per l’Appennino emiliano, di Villa S. Maria per l’Abruzzo. Tra i paesi stranieri erano presenti Klagenfurt per l’ Austria e Brno per la Repubblica Ceca.